ANGU DO GOMES

La delicatezza tradizionale, che per anni è stata servita nei carri che circolavano nelle strade della città, ha guadagnato un indirizzo fisso nel cuore della zona portuale. La sua traiettoria di successo inizia quando il portoghese Manuel Gomes decise di allestire un carrello per vendere l'angu di bue a un prezzo molto ragionevole. Nel corso degli anni e della stanchezza che bussava alla porta, Gomes invitò un amico a unirsi al carrello e la società finì per essere presa in consegna dalla generazione successiva: il figlio di "Seu" Gomes si unì al figlio del suo amico Basílio Augusto Moreira e , nel 1955, crearono il marchio Angu do Gomes, trasformando l'azienda in una storia di successo, con 40 unità che attiravano persone altrettanto famose e anonime.

Con la domanda in aumento, hanno creato un ristorante in cui un battaglione di dipendenti e una cucina industriale riescono a preparare il cibo, mantenendo la ricetta originale creata dal suo fondatore. Angu do Gomes è diventato così famoso che ha anche ottenuto una voce in un dizionario della gastronomia (Editora Objetiva).

Oggi, il nipote di Seu, Basigo, Rigo Duarte, fa gli onori della casa, accogliendo i clienti nell'accogliente ristorante di Largo da Prainha, dove, in onore dei vecchi tempi, è esposto un carro all'ingresso. Con molte storie da raccontare, "Seu" Basílio, che ha donato tutti i carrelli ai suoi dipendenti, ricorda tre clienti, come JK, che ha chiesto di consegnare il succoso pollo in un luogo caldo.

Per adattarsi ai nuovi tempi, Rigo, che ha una laurea in gastronomia, continua a servire la ricetta originale negli stessi contenitori di alluminio che hanno reso famoso il piatto, ma ha creato nuove versioni, come angeli vegetariani (carne di soia, zucchine, carote e melanzane) e frutti di mare (gamberi, calamari, polpi, cozze e pesce cane), tra le altre prelibatezze che includono anche pastelli e gnocchi di angu.

Al ristorante, è comune ricevere clienti entusiasti quando l'angu ricorda loro il passato, salvando un ricordo affettivo che rispetta lo slogan della casa: "Gusto della nostra storia".


ALEX BELCHIOR GUIDA TURISTICA, RICERCATORE E TRADUTTORE