Parco Nazionale della Serra do Cipo (MG)

Con la missione e il potere di definire il destino di tutta questa esuberanza, nel settembre 1984, è stato creato il Parco Nazionale della Serra do Cipó nei comuni di Jaboticatubas, Santana do Riacho, Morro do Pilar e Itambé do Mato Dentro, con un'area a totale di 33.800 ettari, con l'obiettivo principale di preservare tutta questa ricchezza naturale.

Oggi, l'unità protegge diverse specie di flora e fauna brasiliane minacciate di estinzione, ambienti e paesaggi unici che riempiono gli occhi di coloro che ne sono testimoni.

Il titolo di "Jardim do Brasil" dato dal paesaggista Burle Marx a Serra do Cipó, nel 1950, rende giustizia a uno degli insiemi naturali più esuberanti del pianeta. La regione incanta da secoli viaggiatori, naturalisti, turisti attuali e i suoi abitanti, che quotidianamente la riscoprono e prendono coscienza della sua unicità.

L'aspra topografia e il gran numero di sorgenti formano numerosi fiumi, cascate, canyon e grotte di eccezionale bellezza naturale. Con altitudini che variano tra i 700 ei 1.670 metri di altitudine, Serra do Cipó si trova nella porzione meridionale della Serra do Espinhaço, importante spartiacque di due grandi bacini idrografici brasiliani: il São Francisco e il Rio Doce.

Nessun attributo caratterizza meglio la Serra do Cipó della sua diversità, che inizia nella sua geologia con un'ampia varietà di calcare, quarzite, granito e varietà di terreno.

L'aspro rilievo offre tanti percorsi ai torrenti che sgorgano da ogni dove, culminando nelle differenze climatiche tra i versanti est e ovest. Tutta questa base messa a disposizione dell'evoluzione è culminata in una delle flore più diverse del pianeta, con un altissimo grado di endemismo, una delle più grandi al mondo, e con più di 1.700 specie già censite.

Sorprende anche, in mezzo alla diversità, la somiglianza delle forme tra molte specie - alcune per aver raggiunto la stessa soluzione evolutiva alle sfide dell'ambiente, altre che rivelano il periodo ancora recente di separazione tra le specie.

Questo paesaggio è abitato da una ricchissima fauna, soprattutto insetti, un'enorme ricchezza ancora tutta da scoprire, da decine di anfibi che si godono l'infinità di pozzanghere, sorgenti e ruscelli; oltre a uccelli, mammiferi, rettili e una moltitudine di altre forme che coesistono in un ambiente montuoso hanno avuto origine con il sollevamento della catena montuosa dell'Espinhaço centinaia di milioni di anni fa.

Anche i Tupi-Guarani erano qui, lasciando segni della loro presenza attraverso sepolture rinvenute in siti archeologici. L'agricoltura e l'allevamento furono le principali attività economiche della regione dopo l'insediamento di aziende agricole nel sec. XVIII. Queste attività continuano a essere svolte nella regione, ma negli ultimi decenni hanno perso spazio a favore del turismo.


ALEX BELCHIOR GUIDA TURISTICA, RICERCATORE E TRADUTTORE