L’Arcipelago di Marajó si trova sulla foce del fiume Amazonas, nello Stato di Pará, sul confine tra l’Amazzonia e l’Oceano Atlantico. È formato da circa 3.000 isole, tra cui spicca l’Isola di Marajó, la più grande, con 49.602 mq.

L’Isola di Marajó colpisce i visitatori per la diversità della fauna e della flora sparpagliata su 12 municipi. È considerata la più grande isola marittimo-fluviale del mondo; la sua area supera quella del Belgio o dell’Olanda. Possiede belle spiagge con acque calme e una gran varietà di uccelli e pesci. È la terra delll’açaí, dei ritmi caldi come il carimbó e il lundu e della ceramica marajoara.

Il lato Est dell’Isola presenta una pianura coperta da savana. Il lato Ovest, dense foreste. Attorniata dall’Oceano Atlantico e dai fiumi Amazonas e Pará, l’Isola di Marajó è il palcoscenico della “pororoca” - fenomeno della formazione di onde gigantesche all’incontro tra le acque fluviali e quelle marine.

Durante il periodo di piogge intense - tra gennaio e maggio -, parte del territorio di Marajó rimane allagato. Ciò implica ottime condizioni per l’allevamento di buffali e l’Isola accoglie, infatti, il più grosso gregge del Brasile. Gli animali sono utilizzati normalmente nel trasporto - sia nelle campagne sia nelle città -, e la loro carne è alla base di alcuni piatti tipici della regione.

La cultura marajoara è presente anche nelle danze folcloriste, come il carimbó e lundu. La ceramica è un’altra attrazione dell’Isola e può essere vista nel Museo di Marajó, a Cachoeira do Arari, a 74 km da Soure. I negozi d’artigianato locale offrono all’acquisto molti esemplari di ceramica.

Un’ottima possibilità per conoscere da vicino la cultura, la fauna e la flora della regione è alloggiare in una delle fazendas (tenute) adattate a questo fine. Il visitatore vi può fare delle gite con le jeep, in barca o a cavallo, conoscere gli igarapés, gli allagati, i pascoli e le foreste. Le città di Soure e Salvaterra sono quelle più visitate dai turisti.

Informazione di base

Il clima sull’Isola e su tutto l’Arcipelago è equatoriale con piogge costanti. Da giugno a gennaio – stagione secca –, le gite sono più agevoli. Durante gli altri mesi, Marajó rimane in sostanza allagata, in ragione dell’alto indice pluviometrico. Ciò risulta in due stagioni, quella più piovosa e quella meno piovosa – che modificano totalmente il paesaggio.

Ospitalità e ristorante

Gli hotel, pousadas e ristoranti sono concentrati nelle due principali città turistiche: Soure e Salvaterra. La maggior parte di essi è semplice ma offre l’aria condizionata, molto utile per affrontare il forte caldo della regione. Piatti preparati a base di carne di buffalo sono il forte della cucina regionale e si trovano ai ristoranti di Soure. La carne di buffalo offre un gran vantaggio: 50% in meno di grasso rispetto alla carne di bue. Per assaporarla nei ristoranti locali è consigliabile ordinarla con alcune ore d’anticipo perché la carne richiede una preparazione particolare.

Attrazione turistiche

Campagne

Secche d’estate e allagate d’inverno, le campagne marajoaras possiedono vegetazione nativa e caratteristica, con ricca fauna. Il paesaggio cambia secondo la stagione: a gennaio compare il verde che domina il suolo; a partire dalla metà dell’anno il suolo si presenta crepato, con tonalità lacustre. Ma sia con sole sia con pioggia è molto facile scorgervi gli uccelli locali. Tra essi, i ‘guarás’, ‘mergulhões’, ‘garças’ e ‘jaburus’. È comune anche vedere ‘pacas’, ‘cutias’ e alligatori. In ragione delle immense tenute sparpagliate su tutta l’isola, la presenza del buffalo è marcante e l’animale è diventato il simbolo di Marajó. Non tutte le fazenda sono raggiungibili con le strade. Alcune, soprattutto nel periodo delle piene, sono raggiungibili soltanto in barca o in aereo.

Foreste

Le foreste della regione sono ricche in frutti e alimenti e ciò assicura la presenza degli animali. Tra gli alberi si trovano facilmente gli açaizais (açaí). Siccome la vegetazione è per lo più inframmezzata all’acqua, l’intervento umano diventa più difficile e la foresta, quindi, rimane preservata.

Spiagge

Il litorale di Marajó è deserto e selvaggio, pieno di spiagge e piccoli bracci di fiumi, gli igarapés. Il mare è responsabile della trasformazione che avviene nel paesaggio. Sono sei mesi d’acqua dolce – l’invernata della regione -, quando le acque fangose del fiume Amazonas invadono i fiumi e i mari, influenzando le spiagge. E poi sei mesi d’acqua salata in ragione della forza dell’Atlantico, che penetra su per i fiumi. Le principali spiagge di Marajó sono: Spiaggia Sul, Joanes e Monsarás – a Salvaterra; e Praia Norte, Barra Velha, dell’ Araruna e del Pesqueiro – a Soure.

Spiaggia del Pesqueiro (Soure)

Questa spiaggia, con 3 km d’estensione, è una delle più conosciute. Le sabbie sono battute e gialle, con formazione di dune e l’ombra delle palme da cocco.

Spiagge dell’ Araruna (Soure)

Per giungervi è necessario attraversare il fiume Araruna. La sua grande attrazione sono le paludi che le acque del mare invadono.

Spiaggia Grande (Salvaterra)

Attorniata da palme da cocco, la Spiaggia Grande ha solo 1,5 km di estensione. Si può visitare il faro che si trova sulla spiaggia.

Spiaggia di Joanes e Monsarás (Salvaterra)

A 15 km da Salvaterra, la spiaggia di Joanes è molto ricercata in ragione dei ruderi del secolo XVIII. Ha un totale di 2 km di estensione.

Fazenda (tenuta) Bom Jesus (Soure)

In questa fazenda esiste una gran diversità di uccelli. Inoltre, il turista può fare passeggiate in buffalo o a cavallo.

Fazenda (tenuta) São Jerônimo (Soure)

Offre sentieri in mezzo alle paludi, gite a cavallo e bagni negli igarapé.

Fazenda (tenuta) Sanjo (Soure)

È possibili osservare uccelli e animali selvatici, ci sono i sentieri ecologici, le gite a cavallo e in buffalo e la canoa spinta a bastone, focagem di aligattori (cattura e liberazione veloce dell’animale) e pesca di piranha.

Fazenda (tenuta) Camburupy (Soure)

Cavalcata marajoara, tradizione del quotidiano del mandriano marajoara.


ALEX BELCHIOR GUIDA TURISTICA, RICERCATORE E TRADUTTORE