La colonizzazione portoghese nello Stato di Pará è avvenuta solo nel 1616, con la fondazione del ‘Forte do Presépio’ – oggi ‘Forte do Castelo’ –, nella baia di Guajará, che ha dato l’origine alla città di Belém. La regione inoltre era stata invasa diverse volte da olandesi e inglesi che venivano in cerca del pepe; del guaraná, un albero dal quale si estrae una polvere utilizzata come stimolante; e semi di urucum, frutto utilizzato nella culinaria, come protettore solare, e da cui si estraggono sostanze tintorie.

Nello Stato di Pará ci sono pochissime zone non coperte dalla Foresta Amazzonica, come la regione del basso Rio Trombetas e l’ Ilha de Marajó – più grande isola fluviale marittima del mondo con 50 mila kmq di estensione. Il suo territorio possiede una delle più grandi aree di estrazione minerale del Paese, localizzato nella serra di Carajás, una provincia minerale dove si è installato il ‘Projeto Ferro Carajás’, della Compagnia Vale do Rio Doce. Il complesso produce 35 milioni di tonnellate di minerali all’anno, esportando il prodotto a diversi paesi, tra cui Giappone, Germania, Italia, Francia e Spagna.

Lo Stato ha un grande territorio, con numerose isole, fiumi, laghi, spiagge e serras; le sue bellezze assorbono l’attenzione di quelli che arrivano per conoscerlo. Due terzi del territorio della capitale, Belém, è formato da isole e si trova sulle rive del fiume Tocantins. Vi ha luogo la più grande festa dello Stato di Pará, il Círio de Nazaré. Le festività hanno inizio alla seconda domenica del mese di ottobre e rendono omaggio a Nossa Senhora de Nazaré, patrona dello Stato. Realizzata sin dal 1793, riunisce attualmente circa 1,5 milioni di fedeli – che escono in processione, percorrendo la città in un enorme corteo fino alla Basílica de Nazaré, dove l’immagine viene venerata.

La seconda città più grande dello Stato, Santarém, ha come principale attrazione l’incontro tra le acque dei fiumi Tapajós e Amazonas, due dei principali fiumi dello Stato. A partire da quel punto corrono insieme verso il mare, senza curiosamente mescolarsi.

L’ area di estrazione di minerali rappresenta il 14% del Prodotto Interno Lordo (PIL) dello Stato, derivante soprattutto dall’estrazione del ferro, bauxite, manganese, calcare e stagno, oltre all’oro fino a non molto tempo fa estratto da un dei più grandi giacimenti della storia recente: quello di Serra Pelada. L’economia dello Stato di Pará si basa nell’estrazione vegetale, nell’agricoltura e nell’allevamento; grazie al suolo ricco e all’importante bacino idrografico – che permette che le imbarcazioni siano il mezzo di trasporto principale della regione.

Oltre a tutte le ricchezze naturali, lo Stato di Pará accoglie anche un prezioso tesoro culturale, circa 40 gruppi indigeni sparsi su un’area con più di 23 milioni di ettari. Tra questi, 8 milioni sono già stati demarcati dalla Fondazione Nazionale dell’Indigeni (Funai), assicurando la sicurezza e la preservazione di questo spazio. Tra le più grandi comunità indigene lì presenti si trovano gli Andira Marau, i Mundurukus e i Kayapós.


ALEX BELCHIOR GUIDA TURISTICA, RICERCATORE E TRADUTTORE