Percorrere le strade della Città di Goiás - il Goiás Velho, come è conosciuta - è un incantevole ritorno al passato. La città conserva un patrimonio architettonico e culturale tra i più ricchi del Paese e quindi nel 2001, il suo centro storico ha ricevuto il titolo di Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco.

Le sue strade tranquille conservano la pavimentazione originale acciottolata, e gli antichi palazzi del secolo XVIII fanno mostra di un’architettura in cui prevale la semplicità e in cui le influenze barocche si fanno sentire. L’origine della città è legata all’esplorazione del territorio brasiliano portata a compimento dai “bandeirantes” di São Paulo, che nel secolo XVIII s’inoltravano nell’interno del paese in cerca di ricchezze. Strada facendo, erigevano piccoli centri abitati provvisori per l’estrazione dell’oro. La Città di Goiás è nata da uno di questi abitati.

Nel 1727, il bandeirante Bartolomeu Bueno da Silva ha organizzato il piccolo Arraial de Sant’Anna sulle sponde del Rio Vermelho. Verso il 1750 - già con il nome di Vila Boa de Goiás- , è diventata la capitale dell’appena nata Capitania di Goiás. Quasi due secoli più tardi, nel 1937, il potere politico provinciale è stato trasferito alla nuova capitale dello Stato, Goiânia. La Città di Goiás propizia un contatto diretto con la storia. E’ sufficiente camminare per le strade, entrare nelle chiese, ammirare le edificazioni antiche, conoscere la casa in cui è vissuta la sua più illustre abitante, la poetessa Cora Coralina, oppure visitare il Museo delle Bandeiras.

Nei dolci e nelle manifestazioni religiose - come l’impressionante processione del falò della Settimana Santa - sono conservate le tradizioni culturali goiane. E per coloro che amano il contatto con la natura, esistono le camminate organizzate all’interno della riserva ambientale della bella Serra Dourada, che si trova accanto alla città.

Informazione di base

Tropicale, caldo durante la maggior parte dell’anno, varia da umido a semi-secco, con persino cinque mesi di siccità. Ci sono due stagioni ben definite, quella secca durante l’inverno e quella umida durante l’estate.

Ospitalità e ristorante

Oltre alle pousadas del centro storico, ci sono degli alberghi installati nelle fazendas dei dintorni. I ristoranti semplici della città offrono dei piatti tipici della cucina regionale quali il pesce sulla tegola, riso al pequi (frutto aromatico) e l’empadão goiano (tipo di torta salata ripiena di carne e guariroba, una specie di palmito (cuore di palma).

Attrazione turistiche

Chiese

Risalgono quasi tutte al secolo XVIII. La Chiesa della Boa Morte (1779) è l’unica che presenta elementi tipici del barocco sulla facciata. Accoglie il Museo dell’Arte Sacra, con rilievo per le immagini di Veiga Valle, scultore locale vissuto nel secolo XIX. Meritano di essere visitate anche le chiese di São Francisco de Paula (1761), N.S. do Carmo (1786), N.S. da Abadia (1790) e di Santa Bárbara (1780).

Musei e edificazioni storiche

Nel grosso palazzo costruito nel 1761, in cui funzionava la priigione, la camera e il palazzo di giustizia, si trova oggi il Museo delle Bandeiras, che espone oggetti adoperati nell’esplorazione dell’oro. Il Palácio Conde dos Arcos (1755) - in cui si trova un piccolo museo - è stato costruito per ricevere il governatore della Capitania. Ogni anno, nel periodo del compleanno della città, il palazzo ospita la sede del governo che vi si trasferisce per alcuni giorni. Anche altre edificazioni sono significative: il Quartel (caserma) do XX (1747), la Casa do Bispo (vescovo) e le fontane della Boa Morte e del Largo da Carioca.

Casa di Cora Coralina

La villa in cui è vissuta Cora Coralina (1889 – 1985), una delle più riconosciute poetesse brasiliane si trova su una delle estremità del ponte sul Rio Vermelho. E’ una tipica dimora dell’ottocento e una delle prime costruzioni della Città di Goiás. Il luogo ha ispirato uno dei più bei poemi di Cora Coralina. Nella casa e’ stato allestito museo semplice in onore dell’artista goiana.

Processione del Fogaréu (falò)

Avviene nel mercoledì della Settimana Santa. Alla mezzanotte di questo giorno, i farricocos - uomini che indossano lunghe tuniche e portano le torce accese -, percorrono le strade della città. Le luci vengono spente e il suono dei tamburi conferisce ritmo alla marcia che viene seguita dalla popolazione. Il Venerdì Santo si tiene una rappresentazione teatrale della Passione di Cristo all’aria aperta.


ALEX BELCHIOR GUIDA TURISTICA, RICERCATORE E TRADUTTORE